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al testo di Marco Armando Ribani
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mentre spicco il mio volo di mattina
dentro una dolcissima arietta farfallina viene una luce e chiama ad un inseguimento di un chiarore nuovo. Il cielo densissimo anche chiama ad un respiro inconcepito Nel latrare dei cani al dio Nessuno l’istante é pervenuto ad un cominciamento di trama e ordito verso una tela celeste ancora non saputa Dal fuso il filo si dipana e poi si annoda s’incurva sotto il peso dei pianeti e poi alla fine quando tutto di sé brucia lo spazio si annerisce e poi s’ingoia precipita di sé e lungo il suo morire in un vortice nerissimo annuncia un nuovo inizio |
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